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#IlVenerdiSospeso: Psicologia digitale


[Fonte: Pexels]

Lasciatevi andare. Ora.

Niente più call, videocall, niente più attività da spuntare.

É venerdì. Eh si, l’avete aspettato dal fatidico lungo lunedì che vi ha accolto con così poco preavviso.

Lasciatevi andare e lasciatevi rilassare dalla psicologia.


Il mio lavoro spesso lo considero il male reincarnato. Oggettivamente e senza ombra di dubbio, il nostro flow è quello di usare i dati a nostro vantaggio per fare in modo che tu, povero utente quasi del tutto innocente, compri ciò che ti proponiamo.


Il mondo però si sta evolvendo.

Purtroppo nel mondo del marketing ci sono ancora certe figure il cui unico scopo è guadagnare su questo ma ci sono modi diversi per approcciarsi a questa entusiasmante materia.


Come? Direte voi.

La mia esperienza mi ha portato a crescere consapevolmente sull'uso corretto di strumenti e mezzi digitali. Per cui, a discapito di quello che dicono i Manifesti, a volte i social salvano davvero le vite.


Questa presa di posizione e questa consapevolezza è sempre stata nelle mie corde ma ora più che mai diventa un progetto che parte dal basso. Dal conoscere profili, progetti e addirittura professioni che diventano temi sempre più importanti nella nostra società.


Se da un lato viviamo in un mondo che ha appena ufficializzato il Metaverso, dall'altra siamo alla ricerca di umanità vera. Perché come dico sempre, dietro la rete siamo tutti umani.

Come inizia questo progetto? Parlando di Psicologia Digitale.

Un tema caldo dal momento che la salute mentale è stata un po' il dibattito di questo periodo.

Prima di partire per la tangente, sappiate che questo è il primo di tanti articoli sul tema.

Un venerdì sospeso un po' cortino ma che apre le porte al progetto.


Ma prima...

Questa rubrica è vostra.

Il Venerdì sospeso è un'idea nata così per caso pensando a tutte quelle volte che vediamo qualcosa che ci piace e che vogliamo condividere con gli altri. Mi sembrava carino prendere spunto dal famoso caffè sospeso ma in questo caso non sarà un qualcosa di fisico ma qualcosa di digitale.

Un articolo alla settimana su questo blog dove andremo insieme a scoprire tante, tantissime curiosità.

Perché è anche vostro?

Qualsiasi siano le vostre idee sarò felice di condividerle in questa folle rubrica. E magari, chissà, anche io potrò ispirarvi un pochino.


Un'App

"Headspace"

[Fonte: Google Play]


Partiamo dal principio. Sappiamo tutti che siamo sempre di corsa, sempre affannati e sempre alla ricerca di uno scopo. Arriviamo al venerdì stremati. E se questo Venerdì Sospeso parla di Salute mentale perché non farsi cullare da un'app il cui unico scopo è quello di rilassarci. Lasciati cullare da un'app le cui illustrazioni faranno addormentare tutti i designer che leggeranno questo articolo.

Fatti cullare da Headspace.



Un libro

"L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello"

[Fonte: parolemute.it]

Ok, la carta non è proprio sinonimo di digitale però io questo libro l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina.

E nulla se non qui, in un articolo che parla di Salute Mentale, dove altrimenti ne avrei potuto parlare?


Il libro è una raccolta di storie descritte ed analizzate dal neurologo Oliver Sacks.

Non c'è molto da dire... perché ci sarebbero troppe cose da dire allo stesso tempo.

Quindi...leggetelo.


Una Serie TV

"MindHunter"

[Fonte: Netflix]

Partiamo dal presupposto che io amo letteralmente questa serie.

Mindhunter è la serie che da quando è uscita non facevo altro che andare in giro ad urlare a tutti "Guardatela assolutamente!".


Io così:


Comunque in breve: David Fincher alla regia.

Ok, troppo breve.

La serie televisiva è basata sul libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano (Mindhunter: Inside the FBI’s Elite Serial Crime Unit), scritto da John E. Douglas e Mark Olshaker.

Siamo nel 1977 quando un investigatore frustrato dell'FBI, trova un'improbabile collaborazione con l'agente Bill Tench del reparto scienze comportamentali e con la professoressa Wendy Carr.

Insieme iniziano a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto "serial killer" e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.


Una Docuserie

"La mente in poche parole"

[Fonte: Netflix]

Netflix lancia sempre cose moooolto interessanti.

Una di queste sono le serie docu che trovate sulla piattaforma e che vanno ad analizzare diversi temi di interesse.

In poche parole approfondiscono argomenti, domande e idee che non fanno spesso parte delle informazioni rilanciate dai quotidiani.

Il tutto in collaborazione con VOX, un sito di notizie mette sotto i riflettori i temi di attualità che hanno maggior impatto sulla vita delle persone.


Ma queste serie vengono poi rielaborate e raccolte in tante altre minidocuserie che vanno ad esplorare temi sempre più dettagliate.

É il caso di La mente - In poche Parole.

Se vi interessa vi siete mai chiesti cosa accade nella vostra mente, come funziona il cervello e come mai fate sogni o avete disturbi d'ansia... ecco questa è la docuserie che fa per voi.


Come dice Giacinto Francesco Alba in CineWriting:

La serie si struttura in maniera molto classica: le interviste ai vari esperti di settore sono in inquadrature fisse, intervallate dall’utilizzo di materiale di repertorio (dagli estratti di telegiornale a scene ricostruite). Ma la vera efficacia della serie si ritrova in due punti chiave: la durata e la semplicità.

É una serie assolutamente da vedere soprattutto, in questo caso, se vi interessa quello che accade nel vostro cervello.


Una Campagna di Comunicazione

"UnoBravo"

[Fonte: lenews.info]

Li riconoscete?

Ebbene non sono solo delle star sui social ma sono anche i protagonisti della nuova campagna di comunicazione di UnoBravo.

Di UnoBravo torneremo a parlare mille volte perché, a mio parere, è una startup estremamente interessante.

Sta di fatto che, dal momento che le strade di Milano sono tappezzate di loro manifesti, probabilmente sapete già di cosa si tratta.

Quello che vorrei analizzare io è la campagna di comunicazione iniziata all'inizio dell'anno.

Quante volte abbiamo fatto una lista di buoni propositi e quante volte volte l'abbiamo rispettata?


La nuova campagna punta ad avere cura di se stessi, riconoscendo i momenti di difficoltà e affidandosi a uno psicologo.


L'idea è stata realizzata dall’agenzia KiRweb e comprende un post teaser dove ciascun influencer interpreta in chiave ironica un buon proposito abbandonato come “Inizio la dieta”, “Vado in palestra”, “Basta con gli ex”, e si conclude con l’invito ad affidarsi a Unobravo per riflettere su se stessi e sui propri bisogni.

I protagonisti? I content creator Ludovica Di Donato, Paolo Camilli e Le Coliche.


Finalmente le star del web non pubblicizzano solo brand di scarpe ma fanno parte di un cambiamento reale.


Resta da chiedersi: presa di coscienza sul tema o solo cavalcare una moda?

In ogni caso se questo aiuta a rendere la psicologia non più tabù ben venga.


Che dite?


Ora spegnete il computer.

É venerdì, lasciatevi ispirare: anche questo Venerdì Sospeso è finito.


Vi aspetto venerdì prossimo.

Stay Tuned!


Ps. Se vi va, spargete la voce e commentate la vostra ispirazione preferita. 🤓








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